Il guanciale è un salume che nasce come prodotto tipico abruzzese ed è molto utilizzato nella cucina italiana per diverse preparazioni. Si tratta di una carne ricavata dalla guancia del maiale, con un'alta percentuale di grasso pregiato. Può essere consumato crudo o cotto, in base all'utilizzo che se ne vuole fare in cucina. In questo testo cercheremo di spiegare anche come conservare il guanciale di suino. Ci sono molte pietanze che richiedono l'utilizzo del guanciale, a partire dalla carbonara e la pasta all’amatriciana, piatti tipici italiani famosi in tutto il mondo, che oggi sono entrati anche nella tradizione laziale. Per godere a pieno del sapore prelibato del guanciale e di tutte le sue proprietà caratteristiche è importante conoscere bene i metodi di una sua conservazione ottimale, sia prima del suo utilizzo nella tua cucina, sia una volta che ti sarà avanzato un pezzo di guanciale. Infatti, se non conservi questo salume stagionato in modo adeguato e con la giusta temperatura e umidità, rischi che quest'ultimo possa andare a male o perdere il gusto che lo rende così caratteristico. Ecco cosa devi sapere, quindi, riguardo alla conservazione del guanciale.

Conservazione del guanciale prima e dopo il suo utilizzo

Innanzitutto, quando si pensa di conservare un salume, bisogna fare una distinzione tra quelli stagionati e quelli freschi. Infatti, i salumi freschi potranno essere conservati in frigorifero solo per qualche giorno e ad una temperatura che vada dai 2°C ai 4°C. Ma questo non è il caso del guanciale, dato che si tratta di un salume stagionato. Per tale motivo, prima del suo utilizzo, per la sua conservazione ottimale sarà necessario un luogo asciutto e fresco, con una temperatura che si aggiri intorno ai 16°C e i 18°C. Una volta utilizzato, la parte rimanente di guanciale potrà essere conservata in frigorifero per circa 1 mese, ma in questo caso si dovrà disporre nella parte meno fredda del frigo. Inoltre, devi ricordare che il salume in questione deve essere necessariamente coperto con della pellicola sulla parte in cui è stato tagliato, oppure interamente con della carta alimentare. Se hai dubbi sul fatto che il pezzo di guanciale che hai acquistato sia stato conservato correttamente e quindi non sia andato a male potresti orientarti basandoti in primis sul colore del salume stesso. Infatti, il guanciale che è andato a male, oltre ad avere un cattivo odore di rancido, avrà il grasso di colore che tende verso il marrone o il giallo. Se, invece, il salume è di qualità, il suo grasso avrà un colore bianco-rosato. Per quanto riguarda il colore della carne, esso deve essere di un rosso leggermente scuro.

Guanciale affettato: quanti giorni può rimanere in frigorifero?

La durata della conservazione del guanciale cambia decisamente quando si tratta di guanciale affettato. Infatti, se in precedenza si è detto che il pezzo di guanciale può rimanere in frigorifero per circa un mese, l’affettato può essere conservato per massimo un giorno e deve essere totalmente coperto.

Congelamento del guanciale: sì o no?

Quando si parla di conservazione del guanciale bisogna ricordare che questo tipo di salume non va congelato. Infatti, il congelamento può avvenire solo per quanto riguarda i salumi magri. il guanciale, al contrario, è un salume che contiene una parte magra di muscoli, ma contiene soprattutto del grasso, che è superiore anche di quello della pancetta. Infatti, la percentuale di grasso nel guanciale raggiunge l’80%. Qualcuno potrebbe pensare di congelare il guanciale eliminando prima la parte grassa, ovvero quella più soggetta a ossidazione. Questo, però, sarebbe un grande errore, dato che è proprio la parte grassa che conferisce al guanciale il suo sapore caratteristico.

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